La Fornace Impruneta Terrecotte propone un meraviglioso viaggio nel passato realizzando anche Orci in terracotta. Si pensa siano stati gli Etruschi i primi a realizzare l’orcio: un contenitore panciuto di terracotta rigorosamente fatto a mano. Proprio per la sua forma, l’orcio divenne un contenitore funzionale nella conservazione dell’olio e del vino. Il popolo etrusco, dunque, diffuse rapidamente questa tecnica di vinificazione e conservazione del vino nel territorio Italiano.

La storia del vino presenta uno stretto legame con il contenitore che lo contiene, infatti la qualità di questo succo inebriante dipende molto dal materiale e dalla fattura del suo recipiente. Il primo materiale messo a punto per scopi enologici è senza dubbio la terracotta.
La terra di Impruneta, da sempre conosciuta per la sua forte resistenza a basse temperature e per il suo meraviglioso colore rosato, in campo vitivinicolo, è dunque ottima dal punto di vista della tenuta, della traspirazione e dell’isolamento termico. Dai Medici in poi, gli orci conobbero un’altra funzione oltre a quella di conservazione del vino: quella di comune vaso. Gli orci divennero dei meravigliosi contenitori per piante e degli originali elementi di arredo da giardino. Furono proprio i Medici a servirsene per riempire il Giardino di Boboli di aranci e limoni.

Nel catalogo di Terrecotte Corsiani potrai esplorare le diverse tipologie, forme e dimensioni degli orci in terracotta di Impruneta realizzati dai maestri artigiani: orcio con giglio, orcio con rosetta, orcio fragoliera dotato delle tradizionali tasche laterali e molti altri.